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2 Mar 2022«Ho potuto sentire il Ministro Provinciale dell’Ucraina, Fra Daniel Botvina, il quale mi ha informato che i frati stanno bene, specie nel convento di Konotop, città già occupata dai russi, e sono rimasti là con la gente, per non abbandonarla, e sono al sicuro.» È facile immaginare lo stato d’animo con cui fra Massimo Fusarelli, Ministro Generale OFM, ha ricevuto la notizia dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. La sua lettera ispirata ai principi di pace e di speranza, non può tuttavia fare a meno di richiamare parole che evocano l’angoscia e il dolore. (Leggi qui il messaggio del Ministro Generale)
Quelle stesse parole ci permettono di evocare lo sgomento con cui i nostri confratelli vivono e operano in questo recente, drammatico teatro di guerra. Le parole di fra Romuald, parroco del convento di Konotop, descrivono nel dettaglio uno scenario che nessuno pensava possibile fino a pochi giorni fa. Le strade della vita quotidiana diventate campo di battaglia, i mezzi civili e militari dati alle fiamme, le numerose vittime sparse per la città. E poi la disperazione, insediata nel cuore della popolazione alla consapevolezza che la città non era più sotto il controllo dell’esercito ucraino.
La Parrocchia ha immediatamente aperto le sue porte a tutti. I frati hanno fornito risposte alle esigenze primarie dei cittadini: un luogo in cui trascorrere la notte o ricevere un pasto, ma anche la necessità di una parola di conforto. Per lo più si tratta di anziani, donne e bambini che si sono ritrovati improvvisamente la guerra sulla soglia delle proprie case. Nonostante l’impegno, i nostri confratelli fanno sempre più fatica a provvedere all’approvigionamento di cibo, medicine e tutto lo stretto necessario per chi ha lasciato la propria casa. Il numero delle persone assistite aumenta e i frati hanno bisogno di aiuto.
La Curia Generale OFM, attraverso la Fondazione OFM Fraternitas, si è attivata immediatamente per fornire tutto il sostegno possibile ai frati che affrontano in prima persona il dramma della guerra.
La loro presenza è il conforto di una candela accesa nell’oscurità, opposta a quei sentimenti di odio e disperazione che non possono prendere il sopravvento.
Ti chiedo di fare la tua donazione per sostenere i nostri fratelli e sorelle che soffrono in Ucraina. Nella lettera del Ministro Provinciale di Ucraina, Fr Daniel Botvina, è possibile trovare un’ulteriore testimonianza dell’urgenza con cui lanciamo questo appello. Grazie.
Ricorda di indicare Emergenza Ucraina nel modulo di donazione.
Ora più che mai, il nostro carisma francescano di portare pace e bontà si rivela là dove c’è inquietudine, oscurità, guerra.
I bambini che vengono nei nostri centri di accoglienza giocano, guardano cartoni animati e dimenticano persino che c’è una guerra intorno, e alcune persone adulte magari per la prima volta nella loro vita prendono il rosario, pregano in ginocchio, imparano a cantare canti religiosi e sperimentano la vera pace che non può essere raggiunta attraverso carri armati o altre armi, perché noi abbiamo e crediamo esattamente nella pace che Gesù Cristo ha lasciato, Gv 14,27 “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.”
Fra Romualdo OFM
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