Festival di arte e musica in S. Rosa de Cuevo (Bolivia)

Costo del progetto
8.000,00 €

100%

Nazione
Bolivia

Luogo
S. Rosa de Cuevo


Dal 29 aprile al 1° maggio si è svolto in S. Rosa de Cuevo un importante evento che ha segnato l’inizio ufficiale della Scuola Superiore di Arte e Musica del Chaco Boliviano.
La finalità della scuola è quella di offrire la possibilità alle popolazioni locali di approfondire gli studi di arte e musica senza doversi trasferire nelle grandi città. La naturale inclinazione di questo popolo alla musica ha permesso a padre Tarcisio Ciabatti, insieme all’artista Mimmo Roselli, nel 2007, di fondare la Scuola base di Arte e Musica che svolge la sua attività a S. Rosa, a Palmarito e a Ipitacito del Monte.

Il Festival di aprile ha dato la possibilità agli alunni di seguire stages e laboratori insieme ad artisti provenienti da tutto il mondo. Il programma finale di questo periodo di lavoro si è svolto in tre momenti:

  • Un concerto di musica rinascimentale e barocca americana diretto da P. Piotr Nawrot;
  • Una mostra di arte contemporanea con artisti internazionali;
  • Una lavoro teatrale, “Antigone” di Anhouil, regia di Massimo Luconi.

 

BREVE DIARIO DEL FESTIVAL DI SANTA ROSA

Il Sabato 9 di Aprile sono arrivati gli artisti, scultori e pittori: Sylvia Capriles dal Brasile, Asher Mains da Grenada/Caribe, Sook Jin Jo coreana da New York e Yoko Inoue giapponese anche lei da New York. Una volta a Cuevo hanno alloggiato presto l’Hotel Las Paltas, hotel molto spartano dove gli artisti si sono adattati presto senza problemi. Il Lunedì 11 Aprile si sono aperti i lavori e si sono uniti gli artisti boliviani Adolfo Torrico e Marcelo Arroyo, muralisti, il regista Fernando Maraghini, che ha documentato tutto il percorso, e lo scrittore Andrea Bocconi, che ha tenuto un corso di scrittura creativa nella scuola di S.Rosa. Infine le attrici Veronica Armaza e Clelia Asturizaga, che hanno lavorato con i ragazzi di S. Rosa per metter su l’opera teatrale di Veronica Armaza “Estado de Coma”. L’intera organizzazione dell’evento è stata coordinata dal dott. Mimmo Roselli. Ogni mattina l’intero gruppo si è trasferito a S. Rosa (3 km. di distanza da Cuevo) per svolgere i vari laboratori con i ragazzi. Ogni artista ha messo a disposizione le proprie tecniche artistiche utilizzando per la realizzazione delle opere i materiali offerti dal territorio. L’artista Sylvia Capriles, con un folto gruppo di ragazzi, ha impastato l’argilla trovata nella zona di Santa Rosa, questo in accordo con la filosofia del Festival, che ha voluto che si realizzassero le opere d’arte con il materiale del territorio. E’ incredibile la curiosità e  l’interesse che sia i ragazzi che gli adulti hanno dimostrato e gli artisti sono stati molto bravi a coinvolgerli. Molte sono state le visite dei giornalisti che erano curiosi rispetto a quello che stava accadendo nel  piccolo paese del Chaco boliviano. Asher Mains, dal Caribe, ha lavorato con colori naturali, pietre, terre, foglie, dipingendo le figure del popolo; tutti i ragazzi e ragazze ed adulti che hanno frequentato il suo atelier hanno avuto la soddisfazione di imparare a produrre i colori con materiale abbondante nel territorio, col risultato che si può fare arte senza bisogno di avere grandi mezzi finanziari, perché i colori , per un pittore, sono un costo importante. Ogni ragazzo ha fatto un disegno, un ritratto dell’amico e tutto l’ateleir di Asher è stato ricoperto dai disegni dei giovani allievi. Con l’aiuto di una professoressa sono stati scelti i ragazzi interessati a recitare nell’opera “Estado de Coma” di Veronica Armaza con musiche e danze guaraní. Gli artisti Adolfo Torrico e Marcelo Arroyo, i muralisti boliviani, hanno occupato quasi tutti i muri della scuola con i loro dipinti: uno di questi murale ha conquistato la copertina del settimanale Cambio. L’artista coreana Sook Jin Jo ha lavorato riutilizzando tutto quello che ha visto buttato per strada, in onore ad un mondo più pulito; con i ragazzi ha raccolto bottiglie e altro materiale di plastica e metallico buttati per le strade di Santa Rosa. Ha così realizzato una serie di fili decorativi ottemperando alla filosofia di questo Festival e cioè di realizzare le opere con materiale trovato sul territorio. Lo scrittore Andrea Bocconi con i ragazzi della Scuola ha realizzato un laboratorio di scrittura creativa, esercitandoli sia sui racconti familiari sia su racconti inventati, raccogliendo alla fine una serie di storie poi messe in mostra. L’artista giapponese Yoko Inoue ha lavorato con il gruppo di donne della scuola artigianale di Santa Rosa e tante altre ragazze e ragazzi e donne del paese. Il suo lavoro è consistito principalmente nel realizzare una catena fatta dal tessuto di abiti dismessi che le hanno portato le persone che hanno lavorato con lei. Questa catena, che rappresenta le persone che hanno indossato i vestiti  messi a disposizione è cominciata molti anni fa in Brasile, poi ha proseguito in India, poi in Perù, poi negli Usa ed in altri paesi per poi essere messa in mostra in Bolivia. Una volta terminato il lavoro dei laboratori, le opere sono state messe in mostra nei giorni della manifestazione vera e propria.

La sera del Venerdì 29 aprile vi è stata la prima del teatro “Estado de coma”, il comune di Cuevo ha prestato 100 sedie ed, a sorpresa, moltissime persone sono rimaste in piedi. Lo spettacolo è iniziato con un ballo guaranì. Il testo trattava del modo di vivere della gente di città che si è allontanata dalla natura e vive come in uno stato di coma, bombardata da un continuo frastuono di pubblicità, dal consumo che li intossica, fino a quando tutti si ritrovano e si chiedono se è stato tutto un sogno. Il sabato 30 aprile si è inaugurata la mostra con le autorità. Tutte le opere sono state esposte insieme anche alle fotografie dell’antica Missione del 1800. Domenica 1°Maggio il Festival si è concluso con un concerto al mattino eseguito totalmente da elementi di Coro e Orchestra della nostra scuola e la sera con la replica del teatro, entrambe affollatissime.

Informazioni dettagliate sul sito santarosadecuevo.org

Il Centro Missionario sostiene già il progetto sostegno a distanza-borse di studio per la Scuola di Arte e Musica  e ha partecipato alla realizzazione del Festival con un contributo di 8.000,00 €.

Anche tu puoi sostenere questo evento culturale offrendo la tua donazione!