I francescani arrivarono nella diocesi di Aitape alla fine del secondo conflitto mondiale e subentrarono nell’impegno apostolico ai Sacerdoti del Verbo Divino; i frati furono prevalentemente di provenienza australiana, a loro si affiancarono nordamericani, italiani e tedeschi che giunsero qui dalla Cina dopo essere stati espulsi dal regime maoista. Una delle attività prioritarie dei francescani continua ad essere l’evangelizzazione dei vari villaggi, soprattutto nelle zone dell’interno e sulla costa e questo ha visto la nascita di diverse parrocchie cattoliche; è forte inoltre l’impegno a formare i catechisti e i leaders di queste comunità, perché, a causa del loro scarso numero, i missionari non possono essere presenti ovunque. Attualmente in questa zona è presente un frate della provincia dell’Emilia-Romagna, fra Gianni Gattei.
Si riscontrano con gioia vocazioni native alla vita sacerdotale diocesana e vi sono anche congregazioni di fratelli laici che si dedicano alla assistenza dei malati (Fatebenefratelli) o ad altri servizi; numerose sono le ragazze entrate in istituti religiosi e la loro presenza dà continuità al lavoro pastorale dei frati e dei sacerdoti. I francescani hanno voluto avere sul territorio di Aitape anche un monastero di Sorelle Povere di Santa Chiara, inizialmente solo di irlandesi e australiane, mentre oggi ha anche Sorelle dai capelli crespi. Le vocazioni alla vita religiosa francescana maschile sono meno numerose e più problematiche: si fa più fatica a fornire un’immagine coerente di francescanesimo ai giovani nativi.
Il centro missionario, in collaborazione con la parrocchia di S. Francesco (Firenze) e la parrocchia della Madonna (S. Romano – PI), partecipa alla realizzazione di due progetti. Il parroco di S. Francesco insieme al parroco della Madonna (S. Romano) visiteranno la missione nel mese di luglio per vivere in modo concreto la vicinanza e il sostegno.
1 – Realizzazione di 5 serbatoi d’acqua. In Papua Nuova Guinea i serbatoi sono sempre una necessità primaria per tutti: sani e ammalati. Lumi e Fatima sono due villaggi che sorgono sui Monti Torricelli e adesso vi presta il suo servizio apostolico fra Gianni. In questi villaggi le scuole sono frequentate da circa 300 ragazzi ma le aule sono sprovviste dei serbatoi per l’acqua potabile. Ne servirebbero 5: tre da 9.000 litri e due da 6.000 litri. I serbatoi più grandi costano euro 1.500,00 cad., i più piccoli euro 1.000,00 cad.
2 – Contributo per medicine. Nella missione di Papua Nuova Guinea c’è sempre grande necessità di medicine per curare la lebbra e altre malattie molto diffuse come la malaria, la tinia imbricata (una grave affezione della pelle che colpisce tanti bambini), le bronchiti.